martedì 29 dicembre 2015

ora si può fare




Care amiche avete passato bene il Natale?
Spero di sì!
Ora che lo stress per i preparativi è passato
 ci si può sedere vicino all'albero con una tazza di te in mano
e decidere di cambiare qualche pallina appesa.
Io ho iniziato a dipingerne alcune con la chalk paint La pajarita:
si stende molto facilmente, si asciuga in fretta
 ed ha un'ottima copertura e resa.






Bastano due mani veloci da stendere come base...






...e qualche piccolo decoro da fare velocemente con un piccolo pennello...






...qualche puntino colorato qua e là...






...e stelle e palline cambiano aspetto in pochi minuti.






Pian piano modificherò tutte le decorazioni che non mi piacciono più.






A presto

Isabella



giovedì 24 dicembre 2015

Buon Natale




Una semplice Natività
con i doni ricevuti negli anni:
il Gesù Bambino fatto col gesso da mia figlia Ilaria all'asilo,
qualche candela da Federica e Françoise
e la mattonella tunisina di Giusy a Ponza.






Buon Natale!


Isabella


martedì 22 dicembre 2015

Palline trasformate




Non so voi, ma io ho la casa piena di decorazioni di Natale
e quest'anno ho deciso di non comprarne altre,
 a parte dei cerbiatti di Tiger troppo belli da mettere sull'albero,
ma avevo comunque voglia di cambiare qualcosa.






Queste brutte palline dorate ormai diventate quasi arancioni, originali primi anni 90!







Così coi vasetti di chalk paint ricevuti in regalo la scorsa primavera
ho iniziato la trasformazione.






Ho ridipinto la parte dorata
lasciando scoperta l'immagine centrale di Babbo Natale.






Tutt'intorno ho decorato con un semplice motivo creando quasi una cornice.

Ora sono appese sulla mia piattaia in cucina.






A presto


Isabella



mercoledì 16 dicembre 2015

è passato un mese...




...dall'ultimo post!
Mamma mia come passa in fretta il tempo!
Quasi non mi sembra vero!







Oggi finalmente torno sul mio blog con un morbidissimo e caldissimo scaldacollo, un "infinity scarf",
nato dopo aver messo a posto, uno sopra l'altro, tutti gli scaldacolli vecchi.







Ispirata dalle nuvole di una fresca mattina 
ho trovato uno scaldacollo lilla ormai troppo largo e uno azzurro colpito dalle tarme.
Li ho disfati in fretta e furia e ho combinato i gomitoli aggiungendo un bianco e un viola vecchissimo della mia nonna.






Pazienza se le lane erano di differenti spessori...






...ho usato dei ferri n° 5.5, ho lavorato a maglia legaccio, tutti i ferri a dritto,
 alternando i colori così come preferivo...






...e ho realizzato questo lungo scaldacollo da indossare a doppio giro.
Le diverse lane hanno creato delle onde che a me proprio non dispiacciono!






La maglia a legaccio lo ha reso un po' elastico...






...utile da indossare sopra giacche e cappotti un po' scollati.






Misura all'incirca 140 cm, si lavora in fretta senza cambiare mai punto.
Ho in mente di realizzarne uno multicolor con le vecchie lane lasciate in montagna
così finalmente i vecchi gomitoli della nonna lavorati e disfati più volte 
avranno una nuova vita!
Spero di tornare presto con qualche idea di Natale!


A presto 

Isabella


martedì 17 novembre 2015

oggi posto



Care amiche come state?
E' da tanto che non aggiorno il mio blog,
ma ho dovuto dedicare molto tempo a risolvere alcune cose,
 nulla di grave per fortuna,
ma gli impegni e i doveri quotidiani hanno avuto la precedenza nelle ultime settimane.
Tanto da crollare la sera sfinita sul divano e non riuscire nemmeno
a portare avanti l'ultima coperta all'uncinetto.
Stiamo facendo sistemare i balconi e, come potete vedere, siamo impachettati!
 Ma qualche lavoro sono riuscita comunque a finirlo!






Ho trovato una bellissima lana al mercato e ho lavorato un nuovo scaldacollo con scaldamani...






...ho fatto qualche torta semplice e il solito pane
 utile nei giorni in cui non si può uscire a prendere quello fresco...






...ho fotografato tramonti salendo sul tetto per essere al di sopra dei ponteggi,...






... Cloti allo specchio...






...e ho dovuto spostare tutte le piante sul balcone.






Ma come dicevo ho finito questa: una nuova borsa!










Tutta con avanzi di stoffe:
il grigio di una vecchia gonna,
il quadrettato di un'altra vecchia gonna,
il grigio azzurro di una vecchia mantella,
un paio di jeans rotti
e un pezzo di elastico di un campionario.






Foderata con uno scampolo del mercato
 e il mio solito passante interno per attaccare il mazzo di chiavi di casa
( uno anche nella tasca esterna per le chiavi della bici ).






E poi l'utilissima corda delle tapparelle grigia come tracolla.

Ah dimenticavo ho usato i jeans al diritto per il retro e al rovescio per i fianchi.






Un caro saluto a tutte voi sperando di poter tornare presto da queste parti...

...e la speranza di tempi migliori!



Isabella


martedì 27 ottobre 2015

altri fondi di bottiglia




Oggi un post velocissimo,
le ragazze stanno studiando e hanno bisogno di lavorare al computer.






In un attimo di pausa gentilmente concesso 
l'uso del computer,
ecco l'anello bianco e gli orecchini...






...sempre con la tecnica del wire crochet...






...per poter indossare il ricordo del mare di Ponza.


Buona settimana!

Isabella



martedì 20 ottobre 2015

i miei fondi di bottiglia, Palmarola e il nuovo copriletto




Care amiche buon giorno!
Ricordate i vetri levigati dal mare raccolti a Ponza?
Ecco come li ho utilizzati.
Avevo in casa una spoletta di filo argentato molto sottile
 adatta ad essere lavorata all'uncinetto, wire crochet, così è chiamata questa lavorazione.
Ho racchiuso due vetri più o meno dello stesso colore e dimensione
 e lì ho fatti diventare orecchini.






Non solo, ho realizzato anche un anello, un solitario,
il mio vero fondo di bottiglia.






Lo so ora fa freschino, è tempo di giacche e sciarpe calde, 
ma non posso non farvi vedere alcune foto dell'isola di Palmarola.
E' l'isola di fronte a Ponza proprio davanti alla nostra casa delle vacanze
che in un giorno di mare quasi calmo abbiamo voluto visitare.
A cala dell'acqua organizzano gite in barca per visitarla
 e fare tanti bagni nelle sue acque splendide.






E' un'isola vulcanica come Ponza e il suo nome deriva dalle piccole palme nane che crescono solo sulle sue rocce ( a Ponza c'è solo una pianta come quelle di Palmarola ).






Se avrete l'occasione di andare a Ponza non potrete non visitarla 
e ammirare la sua conformazione:
lava, zolfo, ferro e calcare creano colori inaspettati sulle sue rocce.

















Nella zona del piccolo porto abbiamo raggiunto a nuoto la riva 
e con la mia rete a filet ho potuto raccogliere e portare con me questi sassi "lunari".
Quelli piccoli neri sono di ossidiana: un vetro vulcanico
 utilizzato nel passato per fare armi taglienti.






Tornata a casa ho scelto i tessuti per cucire il nostro nuovo copriletto per l'autunno.






A dire il vero è già pronto sul letto, ma la parte finale, 
il bordo che gira tutto intorno al letto non mi convince!
Ora lo tengo così com'è,
ma se troverò un tessuto migliore
lo modificherò e poi ve lo farò vedere.

Buona settimana

Isabella



martedì 13 ottobre 2015

Lo stracquo a Ponza e la terapia del blog




Care amiche buon giorno!
E' bello ritornare qui sul mio blog, nel mio angolo dove posso staccarmi da tutti i pensieri e i dispiaceri. Di certo non starò qui a raccontare quello che mi rattrista ormai da anni,
 ma cercherò di occuparmi dei dispiaceri e non preoccuparmi.
Fosse semplice!

Oggi torno a Ponza col pensiero per raccontarvi dello stracquo.
Prima di partire per il mare abbiamo cercato un po' in internet gli angoli caratteristici dell'isola da visitare e le varie iniziative.
Abbiamo scoperto che lo scorso anno hanno organizzato lo stracquo:
raccogliere gli oggetti e i materiali arrivati sull'isola dal mare, rifiuti compresi, per realizzare delle opere d'arte con essi e esporle al pubblico.
Purtroppo mi hanno detto che quest'anno lo stracquo si era spostato sull'isola di Ventotene.
Come sapete abbiamo viaggiato in treno per evitare di partire la notte e soprattutto per evitare le code di agosto. Con un bagaglio a testa siamo riusciti a portare tutto il necessario per il nostro soggiorno.
Potevo non portare almeno un gomitolo per lavorare all'uncinetto durante il viaggio?
Quanto sono comodi i sacchetti per gli alimenti ikea richiudibili per trasportare in borsa l'occorrente!







Ho pensato così di portare un solo gomitolo bianco di cotone,
 un uncinetto e un paio di forbicine da cucito.
La settimana enigmistica è stata utile per buttare giù un piccolo schema da seguire per realizzare un raccogli stracquo con un faro. 
E' nata così una bustina a filet: il posto adatto per mettere i vetri levigati dal mare raccolti sulla piccola spiaggia di sassi tra le piscine naturali e cala Feola,
utile anche per poterli sciacquare nell'acqua senza perderli.






Ho chiuso il fondo lavorando una fila di ventaglietti
 e ho aggiunto due lacci di catenelle per poterla tenere al collo.






Non sapete quanto mi è stata utile nella gita a Palmarola
 per riportare a nuoto sulla barca i sassi e l'ossidiana raccolta.
Spero possa essere per voi una simpatica idea da realizzare per l'anno prossimo!






Questo è il mio bottino di vetri raccolti 
nel prossimo post vi farò vedere come li ho utilizzati
per poterli indossare!

Buona settimana

Isabella



martedì 6 ottobre 2015

Ponza




Venite con me a Ponza?
Io ci tornerei volentieri,
prenderei ancora il treno
( si avete capito bene siamo andati in treno )
fino a Formia Gaeta
e poi prenderei l'aliscafo o il traghetto.





Prenderei ancora in affitto la stessa casa,
Casa Dirce,
la casa di Giusy e Francesco...






...quella bianca con la striscia azzurra e la vista sull'isola di Palmarola...






...la loro gatta Luna.






Guarderei ancora i tramonti dal terrazzino col sole che si spegne nel mare...












...aprirei ancora le finestre nelle giornate calde per vedere Palmarola avvolta di foschia.






Farei ancora due passi per Le Forna tra le case colorate...






...scendendo da ogni stradina che porta al mare...






...anche se poi le risalite sono faticose sotto il sole...






...ma scenderei ancora mille volte per raggiungere Cala dell'acqua sotto casa.  
















Andrei ancora a piedi fino alla chiesa per poi scendere alle piscine naturali...


















...per fare ancora mille bagni.






Andrei ancora a scoprire Cala fonte, Cala cecata...









...e andrei ancora al porto...












...se volete venire con me vi porterò anche a Palmarola.


A presto 

Isabella



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